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lunedì 28 novembre 2011

Sfoglia rustica con friarielli, provola e salsiccia



Ogni volta che ritorno da casa la mia valigia sembra una strenna natalizia; la apro e non trovo come in ogni valigia che si rispetti vestiti, scarpe, trucco e quant’altro…no, nella mia ci sono saltimbocca, friarielli, salsicce, mozzarella provola e compagnia bella (come direbbe mia mamma); L’altro w-e sono scesa per poco e al ritorno ho portato con me, per l' appunto i friarielli. Tutti ormai sanno cosa sono i friarielli, quindi  non mi dilungo più di tanto, e sono tra le poche verdure che amo.  Li ho preparati come fa mia madre, non friggendoli totalmente, ma stufandoli leggermente.  Dopo averli lavati e puliti li ho messi in una grossa pentola dalla sponde alte, nella quale friggevano olio, aglio e peperoncino; li ho messi in pentola ancora pieni d’acqua, ho aggiunto un bicchierone ancora di acqua un pizzico di sale doppio e ho messo su il coperchio; Li ho fatti cuocere così rimescolando ogni tanto, fino a che non si son ben stufati. Però come mio solito ne ho preparati troppi e quindi dopo averli serviti come contorno ne è avanzato un piccolo piatto. Cosa ne potevo fare? Ovviamente un bel rustico salsicce e friarielli!!!!
In realtà la ricetta tradizionale prevedeva l’utilizzo della pasta per la pizza; ma innanzitutto non la digerisco perché ha il lievito e poi la sera non rientro mai prima delle 20 e non ci sarebbe stato proprio il tempo materiale per farla, allora ho optato per una sfoglia preconfezionata.  Ho srotolato la sfoglia e ho adagiato su di essa fette di provola ( i non residenti in Campania  possono utilizzare insieme mozzarella e scamorza); poi ho ricoperto con i friarielli e con la salsiccia sbriciolata e passata in padella; una manciata di parmigiano e via il tutto in forno, dopo aver arrotolato la sfoglia su se stessa e bucata con uno stuzzicadenti da spiedini per tutta la lunghezza  in più punti, per permettere ai sughi di cottura di fuoriuscire; Infornato prima a 160 °C per una ventina di minuti e poi a 180°C gli ultimi 5 minuti per dorare il tutto. Un bel bicchiere di vino rosso per accompagnare i bocconi  e…buon appetito!!!!!


domenica 27 novembre 2011

Farfalle con rape rosse e gorgonzola


Non offriva molto il mio frigo oggi...diciamo meno del solito; Un avanzo di gorgonzola dell'altro giorno (quando ho fatto la pasta con zucca e gorgonzola) e una confezione di rape rosse precotte; Le rape mi piacciono molto condite con olio, sale ed aceto balsamico, ma il gorgonzola no...quello lo mangio solo se è messo in qualche sugo, assoluto è troppo forte. E allora mi son detta, perché non addolcire il gusto forte del gorgonzola con le rapa rosse? sul blog di Simona avevo visto una ricetta simile, con le carote rosse ed il caprino, ma se aspetto di trovare le carote rosse mi sa che divento vecchia, allora quasi quasi prendo spunto dal suo piatto e sperimento anche io!!! 
Ho soffritto in olio extravergine un poco di cipolla con un pizzico di peperoncino, poi ho aggiunto le rape tagliate a cubetti piccoli, un pizzico di sale ed ho bagnato leggermente con un pochino di aceto balsamico (perché a me sulle rape...piace!!!!); ho lasciato cuocere una decina di minuti e nel frattempo ho lessato la pasta; quando il sugo mi è sembrato pronto ho spento e ne ho passato al mixer più della metà, poi ho riunito la crema così ottenuta con il restante; ho rimesso tutto sul fuoco, ho aggiunto il gorgonzola e ho lasciato che si sciogliesse; Una volta cotta la pasta l'ho saltata in padella col sugo ed un pò di acqua di cottura; ho aggiunto una mangiata di prezzemolo fresco tritato e ho impiattato...Ammetto che a prima vista l'impatto visivo è forte! il piatto si presenta di un rosa fuxia alquanto marcato; e il retrogusto  un pò terroso della rapa non si copre nemmeno con il piccante del gorgonzola, ma a me che le rape piacciono tutto sommato non è dispiaciuto. Insomma, non è un piatto che riproporrei se volessi far bella figura con gli amici, ma diciamo che non è nemmeno da buttar via...provate, variate magari i miei ingrediente...e fatemi sapere!!!!

domenica 13 novembre 2011

Torta camilla



Come promesso pubblico la ricetta della torta di mandorle e carote SENZA CANNELLA, perchè seppure a me quella con la cannella sia piaciuta, in tanti a sentirla nominare hanno storto il naso. Come ho già detto questa seconda versione ha riscosso molto successo (i fianchi di Martina ne sanno qualcosa!!!!) quindi la consiglio vivamente. Gli ingredienti sono grossomodo gli stessi che si trovano in giro per il web, quello che è diverso è l'esecuzione; infatti mentre cercavo la ricetta che più si addiceva agli ingredienti e alle dosi presenti nella mia dispensa, ho letto di qualcuno che le carote anzichè grattugiarle, le passava al mixer con l'olio e devo ammettere che questa scoperta è stata una svolta!!!!

Ci son voluti:
200 gr di carote;
200 gr di zucchero;
2 uova;
100 gr di olio si semi;
100 gr di latte;
300 gr di farina;
50 gr di mandorle tritate;
1 bustina di lievito;
1/2 bustina di vanillina;
1 pizzico di sale;

Per prima cosa ho pulito le carote, le ho tagliate in piccoli pezzi e le ho frullate con l'olio e con il latte; Poi ho montato le uova con lo zucchero e la vanillina, ho aggiunto il pizzico di sale e una volta montato il tutto ho unito il frullato di olio e carote; Successivamente ho versato la farina (precedentemente settacciata e amalgamata con le mandorle) e per ultimo ho aggiunto il lievito; L'impasto così ottenuto è stato messo in uno stampo per dolci imburrato e infarinato e posto in forno caldo a 170°C per circa mezz'ora (ovviamente temperatura del forno e tempo di cottura dipenderanno dal vostro forno); Una volta ultimata la cottura l'ho lasciato raffreddare fuori dal forno e ricoperto di zucchero a velo.....Il risultato è stato questo:





mercoledì 9 novembre 2011

Dal Blog di Simona http://pensieriepasticci.blogspot.com

COPIO...ED INCOLLO...SPERANDO DI POTER ESSERE UTILE...

Voglio riportare la mail di Patrizia (Melagranata), così come lei me l'ha inviata, perchè mi piacerebbe che tutti i i miei lettori e lettrici facciano qualcosina, anche piccola per aiutare chi in qusto momento sta peggio...

Carissimi,
Stasera è difficile scrivere questa mail.
Senz’altro tutti voi avete saputo delle sei persone travolte dall’alluvione, quattro donne e due bambine piccolissime; avete visto le immagini della mia città ferita, delle strade e delle piazze allagate, della gente travolta dall’acqua impazzita, dei palazzi violati, delle auto trascinate via.
Oggi la pioggia, dopo giorni, ci ha offerto una tregua: centinaia e centinaia di volontari, in gran parte giovani , si sono presentati volontariamente nelle strade piene di fango, nelle piazze che portano i segni del terribile scempio.
E’ stata una giornata di forza incredibile, di risposta della città, dei giovani di questa città, che come nel 70, hanno commosso per la serietà, la semplicità, la dedizione. Squadre di ragazzi hanno pulito, svuotato cantine, lavato suppellettili, liberato garage, consolato e risolto piccoli grandi problemi.
E domani torneranno là!

No, i nostri ragazzi non sono tutti “veline” e “grandi fratelli”: quelli sono le eccezioni! La nostra gioventù è bella, sana e pulita! Un sollievo e una speranza per il futuro di questo Paese!

Come sul blog, anche da qui vi chiedo se potete diffondere e partecipare all’iniziativa Un filo di speranza per i bambini delle case famiglia di Rocchetta Vara.
Vi riassumo in breve: la settimana scorsa ho visto sul tg regionale l’intervista ad una responsabile della Gulliver, una cooperativa sociale di Borghetto Vara (SP) che si occupa di anziani, disabili, bambini. E’ responsabile di due case-famiglia distrutte completamente dall’alluvione del 25 ottobre.
I bambini hanno perduto tutto: abiti, oggetti, libri, giochi… la cooperativa ha perso i pullmini, le auto, le case, la sede. Tutto!!
E’partita così l’iniziativa.
Facciamo una donazione (anche piccola, piccolissima – è anche deducibile dalle tasse!)
Chi ha un blog, per favore, condivida il logo e soprattutto l’IBAN sulla bacheca ,e posti una ricetta da donare ai piccoli.




Chi non ha un blog, può inviarla a questo indirizzo (la mail di Patrizia...ndr)
Ovviamente non è un contest: non si vince nulla. Non ci sono limiti alle ricette, che possono essere nuove, vecchie, ecc…
Potete anche, se volete, raccogliere abiti, libri, materiale di cancelleria, giocattoli, da inviare ai piccoli.
Stiamo cercando un luogo, - chiesa, convento, sede di associazioni di volontariato, ecc. - dove potrete inviarli e dove saranno a loro disposizione: i Frati di Spezia ci avevano dato disponibilità, ma purtroppo non hanno potuto confermarla: per l’emergenza non hanno più posto!!
Vi farò sapere appena possibile.
Troverete altre indicazioni sul blog, ma qui vi lascio il codice IBAN della Gulliver





Grazie, per quello che potrete fare
Noi stiamo tutti bene.
Grazie mille a tutti gli amici che ci hanno scritto e telefonato per avere nostre notizie: abbiamo vissuto una gran paura per la Fotografa, rimasta ore bloccata nel centro città, il giorno dell’alluvione, proprio in quella via xx Settembre che si è allagata per metà.
Ma è poi tornata a casa, al sicuro.
Non così altri, purtroppo!
Niente ricetta, oggi, vi dispiace?
Non è retorica, ma non me la sento proprio!
Invece, se vi fa piacere, un grandissimo abbraccio!

Patrizia

lunedì 7 novembre 2011

Polpettone di spinaci al profumo di cannella


Quando lo scorso anno ho chiuso il pollice nella portiera della macchina (ehh lo so...è da stupidi!!!) questo è diventato così gonfio e nero che il giorno dopo son dovuta passare di corsa al pronto soccorso; Ovviamente il mio "pollicione" era nulla al confronto di tutte le disgrazie che c'erano lì, e quindi l'attesa è stata lunga, ma durante questa lunga attesa devo ammettere che nonostante il dolore, mi sono divertita parecchio. Tra tutti noi sventurati era seduto, di fianco a me, un signore sui 45-50 anni, di bell'aspetto, che aveva la spalla messa fuori uso (o il braccio, non ricordo bene )e non so come ma siamo finiti a parlare di cucina. Non era italiano, anche se parlava un italiano perfetto, e mi ha parlato di polpette alla cannella. Da allora sono stata sempre tentata di prepararle, ma che volete farci, sono troppo legata alla ricetta classica delle polpette napoletane, che l'idea della cannella mi ha sempre un pò dissuasa; Allora, per non fare un torto alla classica "polpetta della nonna" ho variato la ricetta e ho preparato un polpettone classico con spinaci, sottiletta e prosciutto cotto, arricchendo l'impasto solito con una punta di cannella al posto del prezzemolo....Vi dirò...la polpetta classica è tutta un'altra cosa...non ci sono dubbi, ma lo sfizio (come si dice a Napoli) me lo sono tolto...e non è  venuto nemmeno malaccio!!!!
;-)

domenica 6 novembre 2011

Strudel di melanzane, speck ed emmental


Il finto strudel che vi propongo oggi è nato per caso, quando ho preparato il mio primo catering "made in home". E' una ricetta apprezzata da tutti, mi dicono "diversa" dalle solite torte rustiche, ma a me è ventua veramente per caso. Accosta al dolce delle melanzane affettate e fritte, contrastate dal salato del parmigiano, il sapore speziato dello speck del Trentino che a sua volta si fonde con il dolciatro dell'emmental. Insomma, c'è di tutto e di più, avvolto in questa sfoglia di pasta casereccia (ma va bene anche la pasta brisè o la sfoglia). Il tutto passato in forno caldo a 160°C per 15 minuti e poi 180° per i restanti 5-10minuti (io ho un forno piccolo quindi tende a cuocere subito . L'ho riproposto già 4 volte, e una di queste volte l'ho arricchito con fette di finta mozzarella ( come la chiamo io), quella cosa biancastra che vendono in busta ai supermercati, con la presunzione di chiamarla mozzarella, ma che in realtà è inodore ed insapore, ma...ahimè...ha la capacità di filare, che è una cosa che mi fa impazzire e quindi la aggiungo sempre in  tutte le ricette...da provare...!!!