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venerdì 20 aprile 2012

Sformato di agretti al profumo di paprika



Giuro che ci ho provato!!! ci ho provato davvero a cominciare la dieta per smaltire il casatiello e le pastiere; mi sono detta (e ho detto alla mia coinquilina): "Da oggi solo verdura"!!! Ieri mattina dunque, noncurante della pioggia, ho preso il mio carrello Over 70 tanto fashion e sono andata al mercato a comprare frutta e verdura; ho preso oltre alle solite verdure gli agretti; avevo deciso di lessarli e condirli con olio e limone, ma poi mi sono detta: "Mica posso passare così drasticamente alle verdure"??? ed ecco che li ho trasformati in uno sformato...decisamente non dietetico con i quintali di formaggio che ci ho messo...però davvero gustoso!!!!

Ingredienti:
1 Mazzetto di agretti puliti e lessati;
5 uova;
100 gr di formaggio (tipo Philadelphia);
Paprika dolce (un pizzico);
Prezzemolo tritato;
sale;
pepe;
Pangrattato e burro per foderare la teglia

Il procedimento è semplicissimo; lessare gli agretti precedentemente puliti; ungere una teglia di burro e rivestirla di pangrattato e foderarla con gli agretti: sbattere le uova con sale, pepe e unire il formaggio; una volta ottenuta una  crema priva di grumi aggiungere secondo il proprio gusto uno o due pizzichi di paprika dolce ed il prezzemolo tritato; sugli agretti precedentemente lessati e messi in teglia versare il formaggio grattuggiato (magari un pò meno di quanto ne ho messo io sennò sa solo di formaggio!!!!) e coprire con la crema di uova e formaggio; porre in forno caldo a circa 180° per 20-25 minuti e mangiare tiepido accompagnato da pomodorini conditi con olio e sale. 


mercoledì 11 aprile 2012

La pastiera di "ferellini" o più comunemente di Pasta



Tra un po' esplodo!!!! Altro che 7 chili in 7giorni!!! qui sono ingrassata 10 chili in 2 giorni!!!! la Pasqua è trascorsa da poco, dovrei essere in giro a smaltire le calorie di troppo, ma faccio la spola tra il casatiello e le pastiere avanzate!!! essì LE pastiere, perché qui da noi a Pasqua si fanno due diverse pastiere dolci, quella di grano, famosissima in tutta in Italia e quella di pasta!
Nei miei ricordi la pastiera di pasta è sempre stato il dolce della Pasqua; l'ho sempre preferita alla "regina" di grano, perché a differenza di quest'ultima era più corposa (non a caso è PASTA...il mio alimento preferito!!!!) e meno "profumata"; mia nonna ne sfornava tantissime e ne faceva una diversa per me che non amavo il cedro; ho cercato in rete la ricetta ma ahimè nessuna è proprio come quella che faceva la nonna; forse perché come tutti i piatti della tradizione varia da casa a casa; nel mio lungo cercare ho notato che la ricetta che più si avvicina è la Patiera di Tagliolini, di cui probabilmente la nostra pastiera deve essere una "parente povera"; pensavo anche di trovarne traccia nel vecchio libro di cucina di nonna, ma neppure lì c'era; non potevo rassegnarmi all'idea che una prelibatezza come quella andasse perduta, ricordavo che a casa di mia madre a Torre del Greco, da qualche parte c'era un ritaglio di quaderno con la ricetta trascritta dalla nonna e allora l'altro ieri, dopo la fatidica abbuffata di Pasqua mi sono messa alla ricerca della ricetta perduta; non c'è voluto molto per ritrovarla; dopo aver dovuto scartare il posto più logico per una ricetta, cioè la libreria dei libri di cucina, l'ho "pescata" nel posto più ILLOGICO dove potesse essere, e cioè quello in cui mia madre (nota in famiglia come la pecora nera dei fornelli, la donna che più di tutte è avversa alla cucina) si ostina e conservare ritagli di giornale e appunti di cucina, che MAI utilizzerà e cioè ....il contenitore delle bustine di lievito vanigliato!!!! Lì tra ritagli ingialliti dal tempo, e bustine vuote dall'improbabile colore verdastro trasparente (segno dell'unto????blaaaaaaaa) ecco che faceva bella mostra di se la ricetta della pastiera di "ferellini";  per chi non lo sapesse i ferellini o anche capelli d'angelo sono degli spaghetti di pasta moooolto sottili; 
La ricetta, adattata non solo al documento cartaceo, ma anche ai miei ricordi è la seguente:

500 gr di "ferellini" (o capelli d'angelo) (forse insieme alla mancanza di frolla, unica differenza sostanziale rispetto alla Pastiera di Tagliolini di Milady)
500 gr di zucchero
500 gr di latte
6 uova
1 bottiglietta di millefiori
2 bustine di vanillina
cannella e cedro a piacere (mia nonna usava mettere il cedro in pezzi ma io garantisco che è ottima anche senza); 


Si lessa la pasta regolarmente, salando l'acqua e una volta cotta la si lascia raffreddare; a parte si mischiano tutti gli altri ingredienti e si uniscono poi alla pasta; si versa il tutto in  uno stampo da pastiera (quindi basso!) unto di SUGNA e infarinato e si passa in forno caldo (circa 180°) fino a che la superficie diventi scura e croccante; una volta tolta dal forno va ricoperta (ancora calda) di zucchdero SEMOLATO che essendo più grossolano e cristallino dona un tocco di croccante in più al dolce e soprattutto non si scioglie subito ma in un certo senso "cristallizza". E' fantastica mangiata fredda; Un particolare...mia nonna oltre a mettere un abbondante strato di sugna sul "ruoto della pastiera" usava rivestire quest'ultimo di zucchero anzichè farina , il quale durante la cottura caramellava facendo in modo che l'intera superficie della pastiera si mantenesse scura e croccante e contrastasse con il morbido ripieno di pasta ed uova..una cosa troppo buona da mangiare, un pò complicata da spiegare ma assolutamente da assaggiare!!!!
Altra nota: prima di decidermi su quale versione della pastiera postare ho fatto qualche giro di telefonate per sapere da zie e parenti la ricetta giusta..ebbene...ci fosse stata una che mi dicesse la stessa cosa dell'altra; alla fine ha vinto nonna Maria e il suo ricordo della pastiera di ferellini....


martedì 10 aprile 2012

Qualche doveroso ringraziamento

Il mio tempo libero si sa...è sempre meno! vorrei dedicare dei post ad ognuna delle aziende con cui sto avendo il piacere di collaborare (seppur con ognuna  in maniera diversa)  ma ahimè non sempre mi riesce; ognuna di loro  mi da la possibilità di utilizzare prodotti di qualità che mi aiutano tanto in cucina; di seguito ci sono alcune immagini riassuntive di questi prodotti; ce ne vorrebbero di più e mi riprometto  piano piano di dedicare un post ad ognuno dei prodotti; per ora dico solo dire grazie

Garofalo (Gente del Fud)



Knorr e Algida




Molino Chiavazza;



Vinchef;





sabato 7 aprile 2012

A Voi pochi che passate di qui in questo giorno voglio lasciare il mio più sincero augurio per una felice Pasqua! io non ho avuto tempo di preparare nulla di appetitoso e soprattutto tradizionale, ma voglio comunque caricare la foto "a tema"...il casatiello (che questa volta non è farina del mio sacco)!!!!

AUGURI A TUTTI


domenica 1 aprile 2012

Torta BounDì


Sfogliando una vecchia rivista sul cioccolato, talmente vecchia da avere il prezzo in lire, ho trovato una ricetta che mi sembrava interessante dal nome un pò misterioso, "Torta  nera al cocco"; avendo in casa tutto l'occorrente per poterla preparare ho pensato bene di mettermi all'opera; ma essendo io una gran pasticciona, sempre di corsa, non ho letto il procedimento per eseguire la torta e quindi non mi sono accorta del grave errore di stampa che ometteva il passaggio relativo allo zucchero; quando finalmente ho visto l'errore era ormai troppo tardi per rinunciare all'esecuzione e quindi ho rivoluzionato il procedimento della ricetta adattandola alla solita procedura che seguo per preparare i dolci; la torta che è venuta fuori è una torta alla quale ho dato il nome di Torta BounDì, perchè ha il gusto di un Bounty (per tutto il cocco e il cioccolato che contiene) e l'aspetto di un Buondì al Cioccolato, ricoperta com'è di cioccolato fondente e granella di zucchero;

Gli ingredienti usati sono i seguenti:

200 gr di farina di cocco;
150 gr di farina "00" (io ho usato quella doppio zero de "il Molino Chiavazza");
120 gr di zucchero;
4 uova;
100 gr di burro;
100 gr di cioccolato fondente grattugiato (io ho usato una montagna di cioccolatini che nessuno voleva più mangiare da Natale);
rum ( o marsala)
1 bustina di lievito per dolci;
un pizzico di sale;
per la copertura:
25 gr di burro;
125 gr di cioccolato fondente;
30 gr di granella di zucchero.

Ho setacciato la farina con il lievito, l'ho aggiunta a quella di cocco e ho mescolato bene; da parte ho montato uova e zucchero; nel frattempo ho sciolto a bagnomaria il cioccolato con il burro; ho aggiunto alle uova montate la farina, usando il robot da cucina perchè l'impasto era molto pesante ed ho profumato con il rum (nel mio caso il marsala perché non avevo Rum); per ultimo ho versato il cioccolato fuso col burro (in realtà ho anche aggiunto un poco di latte perché il tutto era veramente troppo denso). Ho versato l'impasto così ottenuto in uno stampo precedentemente imburrato ed infarinato e ho infornato per circa 30 minuti a 180°C in forno già caldo;  una volta terminata la cottura ho lasciato prima raffreddare la torta e poi l'ho ricoperta con il restante cioccolato fondente (sciolto anche esso a bagnomaria mentre la torta cuoceva); ho subito cosparso con la granella di zucchero, ho lasciato raffreddare la copertura ed il risultato eccolo qua: