La cosa che più mi piace di questa
avventura del blog è il riuscire a conoscere tante belle persone, che cucinano
per il gusto di farlo e non per mettersi in competizione e primeggiare, che ti
consigliano piatti della propria tradizione o variazioni personali su ricette
classiche senza nessuna reticenza, per il gusto del condividere e del
socializzare, ed è questo che è successo a me…cercavo una ricetta trentina da
proporre per il blog e ne avevo trovata una che prevedeva tra gli ingredienti
il “cavolo cappuccio”; Ho chiesto allora alla mia mamma di comprarlo al
mercato, ma al suo ritorno scartando il cartoccio della spesa mi sono ritrovata
tra le mani un cavolo diverso da quello che mi aspettavo…Subito è cominciata la diatriba su “che cavolo mi hai comprato???” e sul “E tu che cavolo mi hai chiesto???”; “questo non è un cavolo cappuccio!!!” gridavo io…e lei che
rispondeva “e allora che cavolo è??”.
Presto detto…la risposta è
arrivata subito…rapida e veloce da i miei amici di “Quelli di Gente del Fud”.
Giusto il tempo di cliccare pubblica sulla pagina Facebook….
Questa volta il detto: “
La mamma ha sempre ragione” non è stato
applicabile, quello che avevo tra le mani era un
cavolo verza e non un cavolo cappuccio e io che dopo estenuante
ricerca avevo finalmente deciso la mia ricetta trentina da proporre mi sono
ritrovata punto e a capo. Già ero pronta a disperarmi ma è arrivata in mio
soccorso la MITICA
Aurelia che non solo mi ha spiegato che
cavolo fosse quello
che avevo a casa, ma mi ha anche suggerito due o tre ricette per poterlo utilizzare;
mi ha suggerito una deliziosa minestra di verza e anche dei fantastici
involtini, poi quando ha saputo della necessità di proporre una ricetta che
fosse trentina e mi permettesse di utilizzare il
Trentingrana, mi ha suggerito di preparare i
canederli..ma io ormai ero andata in fissa con la verza…e poi avevo
comprato anche lo speck (tantoooo speck) e allora mi sono detta:”
perché non mettere insieme tutti gli
ingredienti e proporre dei gustosi canerderli allo speck con una crema di verza
e scaglie di Trentingrana?” Era la mia prima volta con i canaderli e sono
stati una sorpresa deliziosa, il gusto deciso dello speck si è sposato in
maniera divina con la delicatezza della crema di verza e patate, e le
scagliette di Trentingrana davano un tocco di sapidità in più lasciando al
palato un retrogusto unico…
Lo ammetto…questa volta anche io
che sono la solita ipercritica con me stessa e con quello che preparo sono
rimasta più che soddisfatta…è stato semplice da preparare ma davvero
gustosissimo! Vi lascio di seguito la ricetta dei canederli (che ho modificato
prendendo spunto da
qui) e della crema di verza suggeritami da Aurelia.
Spero che vi piacciano e se magari siete più esperte di me in
questa preparazione aspetto i Vostri suggerimenti per migliorare il piatto!
Canederli allo speck
su crema di verza e patate
Per 12 canederli
Ingredienti:
20g Burro
2 cucchiai di olio evo
1/2 cipolla piccola
25 g Farina
1 bicchiere di latte
150 g di pane
raffermo tagliato a cubetti piccoli
pepe q.b.
1 cucchiaio di
prezzemolo tritato
150 g Speck tagliato a
dadini
1 uovo
2 cucchiai di
Trentingrana
Brodo vegetale per la
cottura
Per la crema di verza
Ingredienti:
½ cipolla
3 cucchiai di olio evo
6-7 foglie di cavolo
verza tagliate a listarelle
1 patata tagliata a
dadini
1 mestolo di brodo
Preparazione
Mescolare l’uovo con il latte e
il pepe, aggiungere il pane raffermo amalgamare
per bene il tutto e lasciare riposare un paio d’ore fino a che il pane
sarà ben umido ma non troppo disfatto (rigirando di tanto in tanto).
Nel frattempo soffriggere lo
speck a dadini e la cipolla tritata nel burro e nell’olio, quando il soffritto
sarà pronto spegnere il fuoco e lasciar raffreddare;
Quando il pane sarà ben ammorbidito
unire il soffritto di speck e cipolla, il prezzemolo e il Trentingrana;
mescolare delicatamente per amalgamare tutti gli ingredienti; versare la farina
e far riposare un’altra mezz’ora;
Trascorsa la mezz'ora, formare a
mani umide, circa 12 palline di impasto (di dimensioni di 6-7 cm) e
infarinarle;
Portare ad ebollizione il brodo e
cuocervi i canederli per 15 min. circa, il tempo necessario perché salgano a
galla, facendo però attenzione a mantenere la fiamma bassa affinché non si
disfino;
Preparare intanto la crema di
verza facendo soffriggere la cipolla e la patata nell’olio evo, aggiungere la
verza tagliata a listarelle, fare appassire in padella e portare a cottura
aggiungendo un mestolo abbondante di brodo; a cottura ultimata, prima di
passare al mixer per ottenere una crema liscia regolare di pepe e aggiungere un
cucchiaio di Trentingrana, facendo attenzione che la crema resti poco sapida
per contrastare col gusto deciso dei canederli allo speck;
Versare la crema di verza ancora
calda sul fondo di un piatto piano, adagiarvi i canerderli scolati e decorare
con scaglie di Trentingrana e pepe nero macinato fresco.